Storia
Il calcio ad Arzachena è attestato dal 1929, ma ufficialmente la prima società, l’Associazione Sportiva Arzachena, viene fondata il 4 Dicembre del 1930. Questo dato assume ancora più valore se pensiamo che l’autonomia del novello comune di Arzachena era giunta, dopo lunghi anni di lotta, appena 8 anni prima (nel 1922). La nuova società sportiva era sorta per opera di due giovani studenti universitari, i goliardi Nico Baffigo e Abeltino. Questa primissima società calcistica arzachenese non resiste molto, dopo poco tempo si inabissa nelle pieghe della storia e già nel 1932 non ne abbiamo notizia, probabilmente la sua attività continua perlomeno fino alla guerra contro l’Etiopia, anno in cui tante squadre entrarono in crisi per mancanza di diversi elementi tra le loro file, alcune fallirono, il campionato sardo di II Divisione non venne disputato. Dopo la guerra, la vecchia Associazione Sportiva Arzachena riprende vigore e le sfide ritornano in voga, Santa Teresa, Telti ed altre squadre vennero ospitate e ospitarono i calciatori arzachenesi. Per quasi tutti gli anni ’50 l’attività fu di carattere amichevole o legata al Csi. Nel 1957-58 riprende la vera attività agonistica e udite udite, la prima casacca a strisce verticali. Quel campionato di 1^ Divisione nel girone A venne dominato dall’Arzachena, che vinse e giunse alle finali, poi qui in seguito ad una serie di polemiche gli smeraldini si ritirarono dalla tenzone. Le strisce verticali continuarono a campeggiare sulle maglie fino al 1961. Nel 1963 venne fondata la società sportiva che precede la Luisiana, le maglie erano rossoblù e riprendevano i colori dello stendardo cittadino. L’anno successivo la Luisiana di Pasquale Demuro e questa, dopo 56 anni ed il passaggio lo scorso anno tra le mani del patron Volpi, si appresta ad inaugurare una nuova stagione calcistica di Serie D. ( fonte “Polisportiva Arzachena: Dalle Origini Alla Lega Pro” di Mario Fadda)
- Il club dopo aver iniziato la sua attività agonistica nei campionati regionali, si conquistò per la prima volta la promozione nel Campionato Interregionale al termine dell’annata 1982-1983, poi, dopo diversi anni nelle divisioni regionali, a partire dalla stagione 1999-2000 prese parte alla nuova Serie D, tuttavia retrocedendo dopo appena un anno. Il ritorno nella massima divisione dilettantistica, per gli smeraldini, arrivò dopo la vittoria del campionato di Eccellenza Sardegna 2002-2003, militandovi fino alla stagione 2016-2017 al termine della quale ottenne il primo posto nel proprio girone maturando il diritto ad iscriversi al successivo campionato di Serie C. Dopo 18 stagioni in Serie D, di cui 14 consecutive, si tratta della prima partecipazione ad un campionato professionistico per il sodalizio sardo.
- Dall’estate 2017, con l’approdo nel mondo professionistico cambia ragione sociale e passa alla denominazione Arzachena Costa Smeralda Calcio.
Dopo aver conquistato due salvezze consecutive fra i professionisti (quindicesimo posto nel campionato 2017-2018 e quattordicesimo nel campionato 2018-2019), il sodalizio non si iscrive alla Serie C. Il titolo sportivo viene rilevato dal fondo olandese Stichting Social Sport che fa capo al gruppo dell’imprenditore Gabriele Volpi, già proprietario dello Spezia Calcio e della Pro Recco Waterpolo 1913. La nuova Arzachena Academy Costa Smeralda Società Sportiva Dilettantistica viene dunque ammessa in sovrannumero al campionato di Serie D 2019-2020 che, a causa della pandemia, verrà interrotto nel Marzo 2020. Nella stagione 2021-2022 conquista la salvezza sul campo che gli garantirà, per la terza stagione consecutiva, la partecipazione alla Serie D. [Link]
Stadio
L’impianto, inaugurato nel 1999, è stato modificato più volte nel corso degli anni. Inizialmente non era presente la pista di atletica e contava solo della gradinata.
Lo stadio è intitolato a Biagio Pirina, promettente giovane giocatore locale, morto prematuramente sul campo a causa di un ictus cerebrale. L’inaugurazione si aprì con una sfida amichevole tra l’Arzachena ed il Cagliari, con presenza di personalità del mondo calcistico quali Gian Piero Ventura e Massimo Cellino. La costruzione dello stadio avvenne su di un terreno, situato in località Corra Cilvuna (nella periferia della città di Arzachena), un tempo adibito a galoppatoio.
Nel 2002 ha ospitato un incontro valevole per le qualificazioni al Campionato Mondiale 2003 tra le rappresentative femminili di Italia e Islanda.
Nell’anno 2004 è stato aperto al pubblico un nuovo settore, la tribuna centrale coperta. L’impianto cittadino è sempre stato, dall’anno della sua inaugurazione, lo stadio di casa dell’Arzachena Costa Smeralda Calcio, ma con la promozione in Serie C avvenuta nel maggio 2017, per problemi di adeguamento dell’impianto alla categoria, questa è dovuta esiliare a Olbia.
In seguito agli importanti lavori di ristrutturazione, nell’impianto è stata inaugurata la “curva” destinata a settore ospiti e, dalla stagione 2018-2019 i biancoverdi sono tornati a giocare nel campo casalingo.
Lo stadio Biagio Pirina è un impianto sportivo adatto sia per le partite di calcio che per le gare di atletica leggera. Dotato di pista di atletica a 6 corsie ha una capienza di circa 2000 spettatori, di cui 350/400 in tribuna coperta. Inaugurato nel 1999 è stato oggetto di diverse modifiche nel corso degli anni.
In seguito alla promozione dell’Arzachena Calcio in Serie C, avvenuta nel Maggio 2017, l’impianto è stato restaurato e i lavori di ristrutturazione hanno allontanato la squadra locale dall’impianto cittadino per tutta la stagione 2017-18, che ha giocato l’intero campionato al Bruno Nespoli di Olbia.
Con i lavori di restauro l’impianto è stato conformato alle prescrizioni della Lega Pro e all’anno 2018 è, insieme al Nespoli di Olbia, l’unico impianto omologato in Sardegna (oltre alla Sardegna Arena di Cagliari) per un campionato di calcio professionistico.
L’attuale capienza di 2000 spettatori, a dispetto dei lavori strutturali, è inferiore a quella che l’impianto vantava prima della ristrutturazione. Secondo il quotidiano locale La Nuova Sardegna, il 7 maggio 2017, nel giorno della storica promozione in Serie C, infatti, erano presenti al Biagio Pirina 3000 spettatori. Attualmente però l’impianto presenta esclusivamente posti a sedere nominali e numerati, nell’anno della promozione invece non esisteva nessun tipo di restrizione e, probabilmente, l’impianto è stato riempito oltre la capienza effettiva.
Con i lavori di ristrutturazione lo stadio è stato completamente rinnovato. Le due tribune esistenti sono state dotate di seggiolini ergonomici bianchi e verdi, che richiamano i colori sociali ed è stato costruito un nuovo settore con una capienza di circa 500 posti, posizionato dietro la porta e donominato “curva”, con un proprio accesso indipendente e un proprio parcheggio, destinato alla tifoseria ospite.
La tribuna coperta è stata dotata di postazioni per la carta stampata ed è stata ricavata una zona denominata “tribuna autorità”. Nella gradinata invece sono state ricavate l’area speaker e quella riservata agli operatori audio-televisivi. Gli spogliatoi situati sotto la gradinata, sono stati completamente rinnovati e qui sono state attrezzate la zona hospitality, la sala antidoping e la sala stampa. Lo stadio, inoltre, è stato interamente dotato di sistema di videosorveglianza ed è stato rivisto l’impianto di illuminazione che ora è conforme alle prescrizioni della Lega in materia di riprese televisive. [Link]
Scheda tecnica dell’impianto
- Copertura: parziale (esclusivamente la tribuna centrale)
- Numero settori: 3 (tribuna centrale, gradinata, curva)
- Numero spettatori: 2000 circa
- Numero posti coperti: 350 circa
- Numero posti destinati alla tifoseria ospite: 500 circa
- Distanza max. spettatori-campo: 10 metri circa
- Dimensione campo: 105 x 60
- Separazione interna: ringhiere
- Amplificazione sonora: si
- Campo preriscaldato: no
- Impianto illuminazione: si
- Pista atletica: si
Palmares
Competizioni interregionali
- Serie D: 1
- 2016-2017 (girone G)
Competizioni regionali
- Eccellenza: 2
- 1997-1998, 2002-2003
- Promozione: 1
- 1993-1994 (girone B)
- Prima Categoria: 2
- 1981-1982 (girone D), 1992-1993 (girone D)
- Seconda Categoria: 1
- 1965-1966 (girone F)
Altri piazzamenti
- Promozione:
- Secondo posto: 1968-1969, 1974-1975, 1982-1983 (girone B)
- Prima Categoria:
- Secondo posto: 1991-1992 (girone D)
- Coppa Italia Dilettanti Sardegna:
- Finalista: 2001-2002